La Sipiritualità all'interno del mondo di gioco

La Spiritualità

Premessa

Ciò che seguirà sono da intendersi come documenti ON GAME liberamente accessibili da ogni persona che viva su Therys, il mondo di gioco. Non è volutamente proposta una trattazione "off game" per quanto riguarda la spiritualità, in quanto risulta essere un argomento intimo ad ogni personaggio. Ciò che viene letto è VERO all'interno del mondo di gioco, per quanto possa essere mitizzato, esagerato, o anche scritto in maniera imprecisa.

Queste informazioni sono comunemente credute dal popolo nativo di Therys, in un mondo dove il Divino è diventato manifesto, per poi ritrarsi dagli occhi di tutti.

Se un personaggio sceglie di non credere ad una parola di quanto segue, non avrà torto a prescindere, così come non avrà torto chi gli dirà che è un infedele.

La storia

Antigenesi

Tre furono gli esiliati. La tempesta fu enorme, la rabbia dominante. Ma Lei, suprema, disse: "Non c'è odio,nel mio agire, ma solo amore. Non vi è morte, ma vita: ed è per la vita, che la vostra fine è necessaria".

Poche sono le informazioni note sull'Antigenesi, ma sei nomi risaltano, assieme ad una figura portante. La Grande Progenitrice, la Grande Madre, Lei, Luce nel Nulla, è la Dea che si è erta a difesa del Tutto, proteggendolo dal Niente.

Tre gli Dei Oscuri, esiliati e rimossi da questo mondo. La Dea delle Macchine, che l'artificiale comanda. Il Dio del Vuoto, che riempie il nulla. Il Dio degli Incubi, che l'assurdo mostra. Fautori del conflitto, la Madre distolse lo sguardo da loro, non più Figli, ma Estranei.

"Madre" disse, una voce "Perché li hai allontanati?"
"Scintilla mia" disse, la Madre "Perché il mio Disegno è grande, ed i sogni illimitati. Fidati, ed assistimi. Il Miracolo è vicino."

Genesi

Dopo il Grande Esilio, la Grande Madre era sola, progenitrice di tutto e di niente, il suo primo Miracolo furono dei concetti. Concetti di vita, concetti di potere, concetti di saggezza.

Questi Concetti avevano potere, ed il loro potere manifesto divenne Dio:

  • Oh, Dio della Creazione, divinità Duale del bene e del male, leader del Pantheon politeista che si creò
  • Elleh, Dea della Magia, secondo concetto espresso dalla Madre, creatrice di potere innato
  • Ra'La, Dio della Saggezza, espressione del desiderio della Progenitrice di innalzare il sapere
  • [ il documento risulta troppo danneggiato per poter esser letto ].

La Madre espresse concetti, e furono questi, Dei a loro volta, a volgere la loro attenzione circa la creazione. Ciò che gli Dei Oscuri distrussero, loro dovettero ricreare. Una tela, rovinata, da delicatamente restaurare, da dolcemente accudire.

Fu Oh, il Creatore, a dare il via a questa Genesi con un gesto semplice: un soffio di vita. Espressione divina di vita, il Soffio di Oh si diffuse, restaurando un ciclo interrotto, portando la natura là ove l'innaturale regnava. Il Naryo si dice fosse Parola della Dea, che tutti sapevano, ma Oh portò con se la propria lingua, il Runico, creata appositamente per avvicinare al Divino, con Parole di Potere. Il Soffio si espanse, riportando potere e vita in questo mondo bisognoso.

Era della Creazione

Fu allora Elleh a plasmare quella nuova Therys: la Dea della Magia scorse gli inizi di vita che Oh creò, e scelse tra queste le sue predilette, per portare compimento al proprio disegno. Nove furono le creature, le quali divennero note come Bestie della Creazione. Dotate di una scintilla divina loro stesse, a ciascuna di loro Elleh affidò un aspetto del potere, così che potessero essere libere di vagare, e di portar compimento alla loro volontà, che potessero esprimere il loro potere. Queste sono:

  • La Bestia del Fuoco
  • La Bestia dell'Acqua
  • La Bestia del Ghiaccio
  • La Bestia del Fulmine
  • La Bestia della Terra
  • La Bestia della Natura
  • La Bestia del Vento
  • La Bestia della Luce
  • La Bestia dell'Oscurità

Se molte erano legate ad aspetti più palesi e chiari, con la Bestia della Natura che potè creare foreste al suo passaggio, fiumi che sgorgavano dove la Bestia dell'Acqua si recava, o monti sorti vicino alla Bestia della Terra, altre ancora facevano riferimento a qualità più intime dell'essere, ed il loro tocco si univa a quello delle altre Bestie, andando a donargli caratteri differenti.

A quel punto fu Ra'la l'ultimo a portare il suo contributo, sebbene non meno importante: la consapevolezza, l'intelligenza, l'individualità dell'essere furono sua opera. In un mondo di corpi statici, mossi solo dal volere degli dei, nacquero prima gli spiriti naturali, incorporei ed astratti, poi gli spiriti delle creature maggiori, che vennero incarnate in esseri di grande potere e spesso anche di grossa stazza. Poi vennero gli spiriti pensanti, gli umani, che occupavano un livello intermedio fra il potere delle creature maggiori e le creature minori, esseri di bassa consapevolezza come animali

Era della Vita

Conclusa la Genesi, questa fu l'Era dove il Divino divenne manifesto agli occhi del popolo. In onore dei loro creatori e del Pantheon gli uomini crearono templi, città, civiltà. I segni di questa Era si possono trovare sparsi ovunque, con templi diroccati, rovine nascoste, strutture interrate. In questa era, il Divino camminava accanto alle sue creazioni, rendendo lentamente palese come altre divinità potessero nascere, grazie a chi le venerava. Dei come il Dio del Fiume, o della Foresta, si palesarono e si insediarono nei templi, possedendo anche semplici persone, che divennero personificazione di ciò che veniva venerato. Questo era voluto dalla Madre, e forse fu l'unico imperativo che lasciò agli Dei: nutrire la vita, in ogni sua forma.

Il culto

Nel tempo, i templi divennero grandi, ed i sacerdoti che li curavano potevano diventare potenti. I doni del Divino erano grandi, e si manifestavano in particolar modo tramite l'influenza che esercitavano su chi li venerava: un Sacerdote della Bestia della Potenza sarebbe stato più probabilmente un guerriero, mentre un Sacerdote della Bestia dell'Oscurità potrà aver più facilmente una indole violenta. Questa non andava tuttavia a sovrascrivere la natura delle persone, quanto a nutrire e curare il loro potere.

Tuttavia delle regole erano necessarie per stabilire l'ordine e impedire che lo stesso errore della Madre con gli Esiliati si ripetesse per mezzo dei suoi figli. I sacerdoti e coloro che attecchivano al potere degli dèi potevano farlo solo seguendo dei precisi dogmi, azioni che Oh, Elleh e Ra'la professavano o divieti su atti talmente empi da non essere tollerati da nessuno dei tre dèi. Essi erano:

-Onora il ciclo della reincarnazione

-Non spezzare mai una vita creata dagli Dèi

-Combatti le creature degli Esiliati senza timore

-Rendi omaggio al tuo Dio una volta al giorno, sia tramite una preghiera o per mezzo di un atto

-Non nascondere la tua fede, poichè essa non è motivo di vergogna

-Persegui gli ideali del tuo Dio e diffondi il suo verbo

-Diffondi la voce del tuo Dio a chi è sordo, aiutandolo a ritrovare la retta via

-Sostieni le creature degli Dèi, offrendo asilo a chi lo chiede e aiuto a chi ne ha bisogno

-Sostieni la fede negli Dèi, portando la loro parola sulla bocca degli altri tramite le tue buone azioni

Era dei Cercatori

Lunga fu l'Era della Vita, che vide una fase di enorme splendore, seguita da una di sempre minor fede: laddove gli uomini fecero prosperare le loro opere e la tecnologia prese piede, lentamente il DIvino si ritrasse dagli occhi di tutti, e nel giro di migliaia di anni, solamente i Sacerdoti potevano percepire la presenza di ciò che una volta era palese, a volte senza mai poter davvero comunicarvi, in tutta la loro vita. Fu in questo frangente, all'apice della modernità, che gli abitanti di Therys iniziarono a conoscere nuovi individui dal potere sorprendente, ma non creazioni di Oh: i Cercatori. Molti furono inizialmente scettici alla loro presenza. Ma seppur giudicata effimera, le opere dei Cercatori rese il loro contributo importante e lentamente le preghiere al divino furono sostituiti da richieste a questi avventurieri, capaci di grandi azioni. Là dove un sacerdote avrebbe pregato per portare la pioggia, ora c'erano individui dotati del potere dell'Acqua. Là dove si poteva pregare per eliminare dei mostri pericolosi, ora si poteva richiedere ai Cercatori.

Con l'avvento dei Cercatori, il contatto tra Divino e Mortale divenne sempre più distante e flebile, lasciando così solamente poche persone in grado di vedere, riconoscere e percepire queste presenze.

NOTE DI AMBIENTAZIONE - Come la spiritualità è vista e vissuta oggi

Strascichi di una religione dimenticata

Sebbene la religione sia nota, ben pochi la professano. Nella moderna società allerina, pochi sono gli individui con ancora sufficiente fede da essere toccati dal divino al punto da diventarne manifestatori del potere. Eppure, coloro che vi riescono aderendo ai dogmi di un tempo, sono in grado di aprire gli occhi su un mondo dimenticato. La loro parola può rincuorare le persone perdute o traviate dai Dei Esiliati, che tramite le loro sordide macchinazioni, agiscono nell'ombra per portare il caos in un epoca di tumulto. Per questi fortunati il compito è più difficile, dovendo vivere in un'epoca di scetticismo, senza più templi e processioni di fedeli. La loro opera deve partire dal basso, ritrovando le prove del mondo antico, combattere i piani degli Esiliati e i loro servi, cercando di aprire gli occhi ai ciechi circa il mondo che opera invisibile ai più.

La Morte

La morte viene vissuta dal popolo di Therys come parte inevitabile della propria vita fragile, con la consapevolezza che basta un istante, perché nulla rimanga di se, neppure il corpo. NPC e Mob sono le uniche creature di Therys che scompaiono e si dissolvono alla morte, "tornando alla Madre", come viene colloquialmente detto dal popolo. Si crede che Oh abbia creato per i suoi figli un mondo ultraterreno verso cui ritornano tutte le anime prima che si reincarnino, evento colloquialmente definito "il dono". Si crede che ciascuno abbia da qualche parte nel corpo una piccola perla materiale che costituisce il loco fisico dell'anima, e che al momento della morte scompare e ritorna all'oltretomba, mentre il corpo resta indietro.

I mob

I mob non sono creature di Oh, della Progenitrice, o degli altri Dei, ma sono essenze toccate e corrotte dalle divinità esiliate. Questo li rende nemici universali per tutto il creato, e la loro costante ricomparsa, uguali ogni volta, li evidenzia come estranei al ciclo di rinascita a cui invece appartengono il resto delle creature. E' stato osservato diverse volte che alla morte di un mob segue immediatamente, o poco dopo, la rinascita di un altro esattamente identico; si crede perciò che questi non vadano da nessuna parte: semplicemente respawnano.

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